giovedì 5 maggio 2011

Contemporary _:_ I minimi termini del racconto // Prokudin-Gorskij Project

Centro Espositivo Villa Pacchiani
Piazza Pier Paolo Pasolini Santa Croce sull'Arno

inaugurazione 28 aprile ore 18.30

dal 29 aprile al 5 giugno 2011 ore 17.00-20.00 chiuso il lunedì, 1 maggio, 21 maggio


info: Comune di Santa Croce 0571 30642; 0571 389953
e-mail:biblioteca@comune.santacroce.pi.it


La mostra si inserisce in un progetto più ampio dal titolo Così lontano così vicino che vede esposto all’interno del Centro Espositivo il lavoro di artisti del territorio che partecipano attivamente ad iniziative di livello nazionale condividendo percorsi culturalmente significativi nel panorama dell’arte presente.

Due artisti di generazioni diverse: l’uno, Sgherri, ha sempre lavorato con la pittura collaborando fin dagli inizi degli anni Novanta con gallerie prestigiose. L’altro, Vezzi, più giovane, e che utilizza vari mezzi espressivi secondo una forte matrice concettuale relazionandosi sempre con il luogo che ospita i suoi progetti. Le micro forme di narrazione, l’interesse ad articolare piani differenti di ragionamento, la posizione diversa dei due artisti rispetto al fare arte oggi costituiscono le riflessioni attorno alle quali il lavoro dei due artisti si sviluppa per l’occasione. Che, cogliendo gli spunti offerti da due personalità diverse, rivela intersecazioni inaspettate, possibili sguardi obliqui che favoriscono la messa a fuoco di due ricerche allo stesso tempo vicine e lontane. La mostra costituisce la possibilità di mettere in relazione due modalità differenti di lavorare e quasi opposte: l’una che parte dall’artista che costruisce mondi, l’altra che parte dal mondo e dalla storia e viene elaborata come esperienza personale dall’artista che utilizza i documenti, persone, tracce e le testimonianze di altri artisti per la costruzione di un percorso cognitivo.



Gianluca Sgherri presenta dipinti recenti, lì dove il racconto si sviluppa attraverso la ricerca di piani di realtà, inquadrature di pezzi di mondi sovrapposti, paesaggi di cui si intravede l’impianto prospettico. Mondi da cui fanno capolino e si sviluppano, in una sorta di micro-narrazione, piccoli animali, creature e oggetti apparentemente incongrui e stravaganti. La riflessione di Sgherri parte dalla narrazione minimale di piccole storie per indagare il ruolo della pittura e quello dello sguardo di chi fa pittura oggi, che sceglie porzioni di mondi inquadrandoli e rappresentandoli attraverso questo mezzo.




Enrico Vezzi presenta un progetto articolato in fotografie, dipinti, sculture e documenti partendo dalla figura di Sergej Michajlovič Prokudin-Gorskij, personaggio chiave per la storia della fotografia a colori di primo Novecento e che fu inviato dallo Zar Nicola II per tutta la Russia per raccogliere immagini e splendori del vastissimo regno. La ricerca di Vezzi parte da lì per poi estendersi al contesto culturale russo contemporaneo a Prokudin-Gorskij, alle ragioni della nascita e sviluppo della fotografia, fino a questionare su perché un personaggio del genere sia importante nel nostro presente e in particolare per lo stesso Vezzi che elabora il materiale attraverso la conoscenza intellettuale, attraverso la pittura e attraverso la raccolta di documenti in una messa a fuoco progressiva che diventa narrazione di mondi apparentemente lontani.




Gianluca Sgherri (1962, Fucecchio (FI), vive e lavora a Santa Croce sull’Arno).
Si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha iniziato ad esporre presso la Galleria Margiacchi di Arezzo nel 1990. Trasferitosi a Milano nel ’95 ha collaborato con lo Studio d’Arte Cannaviello presentando le mostre personali nel ’94, ’96, 2000 e 2002. Negli stessi anni espone anche presso le galleria L’attico di Roma e In Arco di Torino e nel 2009 alla galleria Arte 92 di Milano. Ha partecipato a importanti mostre collettive in Italia e all’estero tra le quali: Ultime Generazioni, XII Quadriennale d’Arte di Roma (1996); Prima linea, Trevi Flash Art Museum (1994); Immagini Italiane, Medienmeile am Hafen, Dusseldorf (1996); Ultimi quarant’anni: Pittura Iconica, Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1998); Arte Italiana 1968-2007. Pittura, Palazzo Reale, Milano (2007).

Enrico Vezzi (1979, San Miniato dove vive e lavora).
Si è Laureato in Psicologia all’Università degli Studi di Firenze nel 2004. Ha esposto il suo lavoro in numerosi spazi pubblici e privati italiani. Tra le sue mostre si ricordano:My Favourite Things, Galleria Contemporaneo, Mestre (2010); Il Caos, Isola di San Servolo, Venezia (2009); Emerging Talents, CCCStrozzina, Palazzo Strozzi, Firenze (2009); White Balance, Via Nuova arte contemporanea, Firenze (2008); Il Rimedio Perfetto, Galleria Riccardo Crespi, Milano (2008); TrafficZone 04, Galleria Civica di Trento, Centro Opera Universitaria, Trento (2006); Rotte Metropolitane, Spazio SESV, Firenze (2005); Retentiva, Padiglione Italiano, Venezia (2004)

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